Che cos'è la psicologia perinatale?

"La maternità è la relazione più intima, potente, naturale e complessa dell'esistenza e, in quanto tale, la più esposta alle turbolenze dei legami affettivi" - A. Marcoli

Il MIPPE (Movimento Italiano di Psicologia Perinatale) parla in questi termini della psicologia perinatale:

"... è quella parte della psicologia che si occupa del periodo compreso fra il preconcepimento e il quarto anno di vita del bambino. In questo arco di tempo lo psicologo perinatale si occupa dei fenomeni e del processi evolutivi dei neonati e dei bambini e del sistema di relazioni intorno a loro, lungo un continuum che va dalla fisiologia alla patologia.

Nella fisiologia rientrano tutti quei fenomeni che sono presenti nei processi di sviluppo fisici e mentali di ogni individua fin dal concepimento; ad esempio:

  • La conoscenza della fisiologia del sonno del bambino e della famiglia
  • L'alimentazione del bambino (allattamento al seno, alimentazione artificiale, introduzione dei cibi solidi)
  • Lo sviluppo del legame di attaccamento alle figure di riferimento
  • Lo sviluppo delle emozioni dal preconcepimento al quarto anno di vita del bambino, comprendendo anche situazioni stressanti che vengono elaborate in modo fisiologico
  • Le neuroscienze applicate alla perinatalità.

Lo psicologo perinatale si occupa anche di tutto ciò che accade quando qualcosa interferisce con la fisiologia, determinando situazioni di sofferenza che vanno dal semplice disagio o criticità fino alle condizioni di patologia più importanti; ad esempio:

  • Facilitazione nella comunicazione tra famiglie e figure professionali di riferimento (pediatra ginecologo, personale di reparto di ostetricia o neonatologia) durante il parto e nel puerperio
  • Consulenza e mediazione nei casi di contenziosi legali (separazioni) che coinvolgono i figli nei primi anni di vita
  • Percorsi di accompagnamento alla nascita
  • Sostegno ai genitori riguardo a problematiche legate al sonno, alla relazione alimentare, al pianto e in generale alle modalità di comunicazione con il bambino
  • Infertilità, procreazione medicalmente assistita (PMA), perdita perinatale
  • Inserimento al nido e ripresa lavorativa dei genitori" (MIPPE, 2015).

E per me? Che cos'è per me la psicologia perinatale?

Ecco il contributo che ho scritto per la campagna del 2016 del MIPPE "La psicologia perinatale è di tutti":

"Psicologia Perinatale è una definizione che, fino al 2014, mi era sconosciuta: io, psicologa, dottore di ricerca in psicologia, docente e collaboratore di ricerca universitario, mi inserivo dentro la più ampia categoria della psicologia dello sviluppo, definendomi infatti psicologa dell’età evolutiva.

Nel 2014, poi, la svolta: ho conosciuto e iniziato a collaborare con una psicologa (una delle socie fondatrici del MIPPE) che si occupa proprio di psicologia perinatale e ho familiarizzato per la prima volta con la sua definizione: la psicologia perinatale, insomma, era qualcosa di più articolato e complesso della psicologia dello sviluppo.

In questa definizione, allora, ho iniziato a trovarmici meglio, anche in considerazione delle mie esperienze di mamma: dove trovano posto una donna e una coppia che hanno avuto degli aborti? Chi si prende cura dei coniugi che stanno vivendo un periodo buio nel post-parto? Chi sostiene le mamme nel primo entusiasmante, arricchente, ma anche faticoso e destabilizzante primo anno di vita del bambino?

A questo punto, la mia vita professionale ha potuto prendere una svolta più definita: ho trovato un luogo (fisico, certo, uno studio, ma anche uno spazio mentale e di pensiero) entro cui lavorare e camminare con le mamme che hanno perso un bambino. Una grande soddisfazione accademica, poi, è arrivata quando ho proposto ai miei studenti di Metodi e Tecniche di Osservazione del Comportamento Infantile un’intera lezione sulla nascita e sul sonno dei bambini: è stato entusiasmante vedere il loro trasporto nel discutere di parto, di triade genitoriale, di primo sguardo, di precursori dell’attaccamento, di sostegno psicologico nella fisiologia e non solo nella patologia. Anche la mia esperienza personale ha trovato una sua soddisfazione, poiché ho scoperto una vastissima bibliografia, non accademica purtroppo, ma altrettanto scientifica e arricchente che ha colmato moltissime lacune che avevo proprio sul periodo perinatale e mi ha resa una mamma più informata e consapevole delle scelte e del percorso con mio figlio".